La mancanza di acqua provoca povertà , malattie e conflitti, l’Associazione Gemma Burundi-OdV sta cercando vie d’uscita ed è per questo che con l’aiuto di generosi sostenitori ha avviato i progetti per la costruzione di 2 pozzi d’acqua potabile.

Il primo pozzo a Binyuro, presso un campo sportivo, interamente finanziato dalla famiglia Terziani in memoria di Alessandro Terziani, il secondo nei pressi della scuola di Ntunda che ospita circa 930 alunni, così da garantire loro questo bene primario.

Le trivellazioni per la costruzione dei 2 pozzi sono iniziate e abbiamo già raggiunto la falda acquifera, ora ci sarà da istallare le pompe ad alimentazione solare per il pescaggio dell’acqua con la relativa costruzione della vasca dì contenimento.

Un piccolo gesto individuale può diventare il motore per il cambiamento di un’intera comunità ed anche se a migliaia di km di distanza, LA TUA DONAZIONE avvicinerà i nostri cuori a persone meno fortunate di noi, ma con una gran voglia di vivere e progredire.

Ringraziamo la famiglia Terziani e tutti i nostri sostenitori per la grande generosità.

“ UN SOGNO DIVENTATO REALTA’ ”

ED ECCO L’ACQUA !!!!  COME TRASFORMARE IL DOLORE IN AMORE E VITA

UN POZZO PER ALESSANDRO: ecco il nome del progetto che finalmente Gemma Burundi OdV, grazie all’aiuto della famiglia TERZIANI di Arezzo e degli amici di ALESSANDRO TERZIANI, è riuscita a concludere.

Il pozzo è stato costruito nel comune di Binyuro, vicino ad un campo sportivo; dopo qualche difficoltà da parte della ditta esecutrice dell’opera , don Eric, dopo il suo viaggio in Burundi, è riuscito a smuovere la situazione  ed arrivare alla conclusione.

GRAZIE DI CUORE alla famiglia Terziani per il meraviglioso gesto e a tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione.

Qui di seguito la testimonianza di Giusi, vedova di Alessandro Terziani:

“…….Un compagno di vita speciale, un padre (anzi un babbo come si dice qui ad Arezzo) premuroso, un appassionato sportivo, con un sacco di amici, con tanti interessi, tante passioni, tanti progetti.

Sono passati due anni e ancora faccio fatica a vivere senza la sua presenza, a non sentire la sua voce o il calore di un suo abbraccio protettivo e rassicurante.

Questo è Alessandro e tutto questo mi manca tanto, ma sapere che esiste un angolo di mondo in cui in suo nome si può essere felici grazie a un bene primario come l’acqua e in cui dei ragazzi possono divertirsi in un campo sportivo, mi dà la certezza di sentirlo sempre vicino e l’orgoglio di averlo al mio fianco come marito, sempre…..

Giusi Capocasale

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